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Presentazione libro: L’erosione costiera i processi morfogenetici e morfovolutivi della linea di costa da Ostia a Fregene. Di Ilaria Falconi

SINOSSI LIBRO:

Da lungo tempo si discute in ambito scientifico sui fenomeni del dissesto idrogeologico, che in Italia si manifestano con eventi impetuosi e rapidi, ad andamento catastrofico, richiamando l’attenzione delle istituzioni, politici, scienziati, tecnici e del pubblico. Il dissesto idrogeologico è un potente modificatore del paesaggio. Nella loro virulenta forma presente, fenomeni come le frane, le inondazioni, l’erosione costiera sono stati definiti come malattia della civilizzazione, perché è la civiltà dell’uomo, o meglio ancora il progresso tecnologico, che ha accelerato il lento decorso dei fenomeni naturali in maniera travolgente e preoccupante. Va comunque detto che tali fenomeni sono antichi come la Terra, anche se in molti casi l’uomo, nel corso del tempo, ha trasformato il territorio rendendolo molto più vulnerabile a detti eventi.

Prima di progettare e realizzare interventi occorre eseguire un’analisi approfondita del territorio ai fini della previsione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico che tenga conto anche della biodiversità, della geodiversità e dei processi naturali in continua evoluzione, prevedendo i conseguenti effetti sul paesaggio.

Nell’ultimo cinquantennio, in Italia, la dissipazione di risorse primarie e il non corretto uso del suolo hanno dato luogo ad una situazione di diffuso degrado che contribuisce ad amplificare gli effetti dei fenomeni distruttivi di origine naturale quali alluvioni, frane ed erosione della costa. L’incidenza e la frequenza di alcuni di detti fenomeni è peraltro in aumento in tutto il mondo.

In genere, le cause di tale incremento di degrado e dei conseguenti danni vanno rinvenute nei modelli di sviluppo attuali che amplificano la vulnerabilità degli insediamenti attraverso localizzazioni pericolose, forme insediative non idonee e disfunzioni organizzative. L’obiettivo del lavoro proposto è l’individuazione dei fattori di vulnerabilità territoriale, ovvero di quei fattori, di origine antropica, che contribuiscono ad incrementare i livelli di rischio presenti sul territorio. Lo studio che si espone analizza l’evoluzione della costa con un’attenzione particolare all’arretramento della linea di riva lungo il litorale romano, specificatamente nel tratto costiero nel quadrante di Ostia.

Per valutare l’evoluzione della linea di riva sono state utilizzate le fotografie aeree fornite dalla Regione Lazio per gli anni 1980 – 1990 – 1991 – 2002 e le cartografie, realizzate a partire dal 1960, messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Si è provveduto ad effettuare un primo confronto dell’evoluzione storica di detto litorale mediante la sovrapposizione di cartografie riferite al periodo 1960 – 2012 ed opportuna georeferenziazione. E’ stato inoltre espletato un monitoraggio in situ da maggio 2018 a marzo 2019.

Nelle conclusioni si mette in luce che le opere di difesa sino ad oggi attuate non hanno contribuito a risolvere il problema dell’erosione costiera e si propone, fra l’altro, possibili soluzioni innovative in particolare per il tratto di costa antistante Fregene e riferisce sui risultati di un questionario predisposto sugli aspetti socio – economici dell’argomento, che, seppur basato su un campione ridotto, offre spunti di riflessione.

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