II Selezione Nazionale Optimist Cagliari 2024

Cagliari, nel campo di allenamento di Luna Rossa, insolita location per le regate rispetto al classico Poetto, è andata in scena la seconda tappa delle selezioni per i campionati Europei e Mondiali di optimist. La squadra della Lni Ostia ha preso parte alla finali con ben 16 suoi tesserati, record di sempre per questo evento. Si presentava a queste selezioni con delle aspettative alte, data la stagione di tante regate al vertice, con diversi successi, non ultimi quelli della kinder a Villasimius, appena prima della seconda selezione (quella prima si di Agropoli aveva fatto tutto il podio, parliamo di un mese fa) . La condizione meteo ha visto 3 giorni di vento oscillante intorno ai 320 di direzione, rispettivamente medio, medio forte e teso e poi un’ultima giornata di vento da Sud. Insomma condizioni ideali per il nostro gruppo, gestite in modo egregio dal comitato e da tutto lo staff della Lega Navale Italiana di Cagliari, sempre con il supporto della Classe optimist.

Commento Paolo: “A valle di tutto questo lungo processo di selezione, dove non bisogna dimenticare che si parte in 1000 e più concorrenti in Italia, voglio fare i miei complimenti chiari e tondi a una atleta, che seguo da molti anni, Sara Anzellotti, che stacca il pass per i Campionati Europei. Un anno fa mi disse, in un momento molto duro per lei sportivamente, Paolo il prossimo anno mi rifarò e punterò al mondiale, obiettivo che subito ho visto nitido nel suo sguardo. Mi voglio soffermare su questa cosa, lei è sempre stata un talento cristallino, ma non aveva mai avuto un focus così deciso, e di fatto le prestazioni fino a lì erano molto aleatorie e altalenanti, in più non c’era una grossa confidenza nel lavorare in un certo modo per farsi trovare pronti, nel capire che servisse ascoltare e imparare dagli errori affrontandoli e superandoli. Questa stagione tali cose sono decisamente cambiate e lei è decisamente esplosa. Il punto vero è che la avevo visto arrivare molto tesa e nervosa a Cagliari, ma poi quando i compiti si sono fatti bene l’esame va in discesa, perché il cervello vede che sa fare e ha pochi punti deboli, forse l’unico è stata un mio consiglio strategico sull’ultima giornata, scusa Sara eri matematicamente dentro l’europeo e ho pensato di provare il colpo, ma sempre convinto che fosse la cosa giusta, non lo era, mi dispiace. È vero sei andata all’europeo e non al mondiale, ma penso che solo te e Anna, la tua amica, abbiate  dimostrato che avevate nelle corde anche la possibilità di essere in zona top 5, certificato dal Tecnico della classe Marcello. Il mio consiglio è vedi dove puoi migliorare con fiducia e non con paura, affronta i punti deboli e trasformarli, come hai capito che sapere aiuta a saper fare.

Diversa é l’analisi per il resto della squadra, in ordine:
– Pietro, partiva con i favori dei pronostici, vincitore della kinder a Villasimius 5 gg prima (e di tanti eventi in stagione), davanti ad un alieno come Andrea Tramontano, si è ammalato, ha recuperato per la regata la salute, ma non la sua grinta solita, sei sembrato spento, può succedere a tutti, ma il valore c’è. Chiude 19;
– Tommaso, ha avuto difficoltà a Carrara, non la sua solita super velocità e brillantezza, focalizzato sì ma in modo vago rispetto l’anno precedente, forse con il peso di doversi confermare, viste anche le buone performance nei raduni della nazionale. Qui a Cagliari sei stato forte, fortissimo questo il mio pensiero. Chiude 21;
– Thomas, una crescita sia tecnica e fisica importante, lo hanno portato a migliorarsi non di poco rispetto la stagione passata, ma con la difficoltà di gestire quasi 20 cm in 8 mesi di lavoro di altezza in più (mi hai raggiunto 😅) . Ti voglio fare i complimenti, perché era difficile, ma tu non hai mai mollato e si vedeva avessi un obiettivo ben chiaro. Di te penso che sei un talento e che devi ancora però prendere confidenza in vento oscillante. Insomma bravo, anche se non arrivato a dama. Ma non ti preoccupare che le cose per te arriveranno. chiude 27;
Ludovico, hai preparato la stagione bene, sei arrivato con degli ultimi allenamenti e regate da vero top. In questa regata però troppe sbavature, disordine nel bordeggio e nel capire dove ti trovassi nel campo da gioco, hanno ridotto di un po’ il tuo vero potenziale. Qui direi che sapere meglio ti potrebbe aiutare tanto a saper fare di più e capitalizzare quello che vali, che non è poco. Capisci questo aspetto e non ci saranno obiettivi che non potrai raggiungere, di questo sono certo. Chiude 45;
– Sophia, è tutta la stagione che ti dico che poteva essere alla tua portata, certo passare da 30 in zona di poco tempo fa a 30 in Italia é un bel balzo, perché di questo parliamo come valore (togli un paio di squalifiche sciocche e rifai i conti, che può essere un buon esercizio). Però la spinta agonistica deve essere diversa, troppe volte hai lasciato correre gli altri senza crederci. Gente meno brava, ma determinata a palla di fuoco spesso la spunta. Riflettici. Chiude 61;
– Lorenzo I, so che volevi di più, ma era la tua prima selezione, sappi che non è così facile. Dico qui quello che ti ho detto in privato, io in te vedo le caratteristiche di chi può fare la vela come professione. Mi piace allenarti e sono sempre fiero di te, anche se mi piacerebbe vedere un ragazzo che crede di più nelle sue qualità. Chiude 62. Classifiche complete clicca.

Prima della silver bisogna dire che le squadre top in Italia portano al meglio 7 atleti in assoluto e qui abbiamo parlato di 7 in gold, nonostante sia mancato il piglio del vertice, esclusa Sara.

Per quanto riguarda la silver abbiamo tutti esordienti alle nazionali (di cui molti al primo anno juniores, in Italia erano in 7, 4 nostri):

  • Lorenzo M. 90, grintoso a tratti, ma optimista in cui credo molto, se continui così farai rumore;
  • Filippo 96, talento senza dubbio, amante del vento stabile, ha ancora da affinare le conoscenze in vento oscillante, ma mi è chiaro cosa ho visto nel precampionato, lo deve essere anche per te;
  • Jacopo 100, penso tu sia un grande per attenzione, crescita in stagione e capacità continua e spensierata di affrontare i dubbi con noi, bel prospetto direi;
  • Andrea 111, un ragazzo con potenziale, forse non ha fatto un lavoro completo questa stagione, ma nella vela ha prospettive interessanti sono sicuro;
  • Ian 114, qui la mano è buona, la testa deve maturare, facilmente lascia andare cose alla sua portata;
  • MaX 118, esordiente tra gli esordienti per anni di agonistica, anche qui ottima mano e molto intelligente, serve più mordente però;
  • Miruna 120, a sua discolpa é stata ferma due settimane a maggio, però deve imparare a portare in gara quanto di buono sia in grado di far vedere in allenamento. Più concentrazione e mordente sono necessari;
  • Patrizio 122, qualche colpo fa intravedere il suo potenziale, ma anche qui parliamo di un cucciolo e dovrà fare tanta strada in termini di determinazione e maturità;
  • Emma 123, arriverà il suo tempo, al momento un po’ spaesata, ma è un’altra con una grande mano, lo farà vedere.

Io sono il tecnico più anziano dello staff e la prestazione è sotto le apsettative, di questo non posso che essere primo responsabile, ritengo che per come siamo partiti e per come abbiamo interpretato strategicamente le regate alcuni abbiano anche fatto bene tecnicamente e un risultato vicino alla primissima fascia. Ho provato a spingere sul mettere il cuore oltre l’ostacolo e nel sapersi assumere responsabilità da soli, perché vedevo le barche andare, ma non essere reattivi nel traffico, come intimoriti dall’evento. Forse su qualcuno ha funzionato, ma in generale direi di no. Mi fa riflettere questa situazione, perché non ho inciso, le ragioni me le chiedo, alcune le ho chiare e vedremo se si può aggiustare la rotta, altrimenti farò un passo indietro questo è certo. Agonismo è fuoco dentro e questa roba ci deve essere, bisogna capire chi la ha e chi magari ancora no. Per noi l’intensità di lavoro è fondamentale, a Roma abbiamo due giorni di allenamento a settimana, contro posti che ne fanno il doppio, in preparazione tante giornate il ritmo è blando e poi arrivare alla gara con la marcia è difficile, questo lo dico a partire da Sara in giù.
Quando si perde, quando si sbaglia, si deve dire e si deve superare la cosa più forti di prima, nascondere serve a poco.

Commento di Jacopo: Condivido le parole di Paolo e l’analisi di ogni singolo ragazzo. Siamo arrivati alle selezioni con grandi aspettative dovute da un ottima stagione, ma sapevamo che per essere completi mancava ancora qualcosa. In regate con un livello così alto è importante essere forti di carattere e remare tutti dalla stessa parte, forse su questo dobbiamo ancora lavorare. Cercheremo per il futuro di rendere i nostri atleti più solidi e maturi, partendo dall’allenamento dove le difficoltà non devono essere evitate, ma anzi cercate per essere in grado di superarle nel momento della gara.